Olio su tela 60x80 cm ,maggio 2010
©riproduzione(anche parziale)vietata senza il consenso dell’Autore
È’ un dipinto dedicato a un collega medico ed odontoiatra,Dott Salvatore Bernardini.
Ho voluto dare con ironia i tratti più caratteristici del suo passato e del suo presente:nello studio medico ci sono i cimeli del passato non senza una lacrima di commozione:lo scudo crociato(reminiscenza dei suoi trascorsi politici nella Democrazia Cristiana),il fonedoscopio e la borsa da medico di famiglia(professione esercitata per molti anni e un po’ a malincuore abbandonata…(potrebbero però essere anche lacrime di…coccodrillo,quelle che scendono dalla borsa),ed infine la maglietta del Cagliari,un regalo dei figli(il calcio è un’altra sua grande passione),che porta il suo nome(ironizzando però con un calciatore del passato del Cagliari che si chiamava Bernardini e che aveva il numero 10 sulla maglia.
Nello studio medico odontoiatrico,ci sono infine alcuni personaggi che fanno parte della sua vita:la sua assistente,fresca di nozze con la fede brillante al dito. C’e naturamente il paziente,col classico mal di denti,restio a farsi “toccare”,si fa per dire,meglio,limare,trapanare avvitare,svitare ferraglie varie in bocca.
Naturalmente per fare tutto questo lavoro il Dottore pretende di stare fermi e buoni,con mezzi più o meno idonei. Infine il Dottore sta ,seduto con ferraglia in una mano e nell’altra il fucile da caccia e relative … cartucce(altra suprema passione ).Completano lo studio,una padella (ogni, tanto vi cade qualche dentiera),poiché il ragazzo è un’ottima forchetta, e nelle tavolate non si fa pregare per mangiare. Infine alcuni ospiti fatti arrivare apposta da Gesico,suo paese natale,dove si festeggia ogni anno la sagra delle lumache.
Sergio Lai
Aggiungi commento