olio su tela ,80x60cm dicembre 2004
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In questo dipinto si rapprOlio su tela esenta il problema dell’etilismo dal punto di vista clinico con tutte le sue sfaccettature:in particolare l’ ebbrezza alcoolica con il malato che si mette di fronte al sole che tramonta con un fiasco di vino ed un calice. La vertigine è rappresentata dalla spirale a sinistra color feccia di vino. La depersonalizzazione è il pallone a forma umana;le allucinazioni sono invece i fiaschi schierati all’orizzonte(quasi fossero le montagne);i palloni a fiaschi e l’uccello anatra che anche lui fa parte del delirio,elimina un uovo che rappresenta la nascita dell’animale etilista.
Ci sono poi i sintomi somatici:allucinazioni(palloni volanti),senso di peso. Ho cercato con quest’opera di porre il quesito al mondo:l’etilista nasce predisposto all’alcoolismo,o vi diventa senza implicare la familiarità,ma spinto dall’ambiente?
Ebbene ho risposto con una provocazione,e cioè l’etilista può nascere già bacato dal male. Infatti secondo le scoperte scientifiche fatte sui topi bevitori del prof Gianluigi Gessa si è dimostrato che l’alcoolismo viene trasmesso come predisposizione genetica ad ammalare,e naturalmente l’ambiente fa il resto. Ho rappresentato la nascita del bevitore dall’uovo con l’uomo col fiasco ed il calice in mano pronto per inaugurare la nascita del nuovo bevitore. Il problema dell’alcoolismo però è più complesso,e merita un’analisi più articolata,e deve tener conto anche dei casi ereditari che comunque esistono,delle problematiche ambientali,sociali e,culturali e religiose che spesso “iniziano” all’alcoolismo,e poi questo tende ad auto mantenersi con la tossicodipendenza e l’emarginazione sociale più totale in cui questi vengono abbandonati …..a nuova vita.
Sergio Lai
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